venerdì, dicembre 14, 2007

vieni nel letto di foglie


Costruire il tempio popolato di mani
liberarsi dal resto del mondo
attraverso costellazioni di desideri,
ecco l'ipotesi di una vita sincera,
vera e propria, e votata,
la rassomiglianza con un padre, la memoria di un essere,
tutto è presente,tutto agisce nelle nostre discipline attuali,
nella saggia contemplazione del domani.
Il tempo,l'oblio del tempo, il riposo,
il linguaggio,il latente - corpo e corpuscoli fisiologici-
lo spazio strutturato sociale e il normale,
lo spazio e il naturale, il reale, le cose
la sensibilità, la percezione,
l'attenzione la rifessione
la coscienza di un uomo, l'incoscienza sempre minacciata,
e l'immagine che altera, l'immagine che costruisce
l'immagine produttrice, l'immagine fuggitiva
*
foto arthur tress - making leaves

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che bello questo blog

equipaje ha detto...

Vedi cosa accade a passare troppo tempo sotto le metasequoie ;)

clochart ha detto...

che intuito :-) galeotte possono essere le foglie in allegra agonia... e assassine le punte dei forconi in agguato... Ogni inizio ha una fine eppure continuiamo a fare a gara ad essere l'ultimo dei romantici...