sabato, agosto 16, 2008
mercoledì, agosto 13, 2008
I giardini delle erbe dimenticate... Ravenna

All’interno del Comune di Ravenna, varcato il portale del muro di cinta che immette all’interno del Giardino Rasponi, in una atmosfera ovattata si apre un piccolissimo spazio magico recuperato nel suo aspetto ottocentesco.

Circondato da palazzi storici che occhieggiano da sopra le mura, è formato da aiuole che ruotano intorno alla fontana centrale in ferro battuto. Il giardino è un’oasi di erbe officinali: basilico, cappero, origano… poi luppolo, issopo, carota, carciofo, cicoria….

Il giardino è suddiviso in umbraculum, per svago e meditazione, con pergolato, rampicanti, viti, panchine con incisi aforismi di Leo Longanesi, pomarium, destinato alla coltivazione degli alberi da frutto, hortus holeorum, per le piante aromatiche, hortus sanitatis, per le piante officinali. E’ curato da un gentil signore che risponde con passione ad ogni domanda. 
sabato, giugno 28, 2008
vuoi sapere prima la bella o la brutta notizia?


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domenica, giugno 15, 2008
lilium tigrinum, il rosso cereo e il.... rosa ...

Chi guarda ha l'illusione di vedere un padiglione di giocolieri indiani dal cui interno esca una sommessa musica anticipatrice.
Ernst Junger - il cuore avventuroso


lilium tigrinum 15/06/08
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sabato, giugno 14, 2008
a che punto siamo?

philadelphus virginal, rose, euphorbia characias, euonimus, acanto, cotinus coggyria, (clic sulla foto per ingrandirla)













Nel forno finiscono di cuocere ben 3 torte da rovesciare (con le amarene sotto) senza uova-latte-zucchero-burro, (troppo grazioso andarne a staccare ancora qualcuna dal ramo perchè quelle nella ciotola non erano abbastanza)...


prima................ dopo...................
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sabato, giugno 07, 2008
lasciami stare

Talor, mentre cammino solo al sole e guardo con i chiari occhi il mondo ove tutto m'appar fraterno, l'aria, la luce, il fil d'erba, l'insetto, un improvviso gelo al cuore mi coglie.
Un cieco mi par d'essere, seduto sula spalletta d'un immenso fiume.
Scorrono sotto l'acque vorticose. Ma non le vede lui, il poco sole ei si prende beato. E se gli giunge talora mormorio d'acque, lo crede ronzio d'orecchi illusi.
Chè a me par, vivendo questa mia povera vita, un'altra rasentarne come nel sonno, e che quel sonno sia la mia vita presente.
Chè a me par, vivendo questa mia povera vita, un'altra rasentarne come nel sonno, e che quel sonno sia la mia vita presente.
Come uno smarrimento ancor mi coglie, uno sgomento pueril.
Mi seguo, tutto solo sul ciglio della strada, guardo il misero mio disgustoso mondo e carezzo con man che trema l'erba.
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mercoledì, maggio 21, 2008
nata sotto il segno dei pesci

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