mercoledì, maggio 21, 2008

nata sotto il segno dei pesci

Sfumature sottili, assenze che parlano, lontananze che lasciano invisibili fili alla maniera delle eroine di Jane Austen, continue partenze e ritorni improvvisi passando attraverso i giardini segreti e le pagine dissacranti di Madame Bovary... colleziona fallimenti, dissonanze e vibrazioni di primordine, in nome dell'idealismo, del tremore, della fiamma nascosta. Le piace appartarsi nella stanza del vuoto per ritagliare o per la cerimonia del tè. Quando torna il mondo non si è accorto della sua assenza.

sabato, maggio 17, 2008

Il giardino di Pierre e Martha Bonnard











la prima parola che ho scritto...non è stato il mio nome ma.... Miniature Hyperion Bonnard su un libretto d'arte di mia madre.


Come mi piacerebbe entrare nella vita di Pierre Bonnard, fare merenda con i bambini davanti alla casa, camminare nuda nel suo straziante giardino,




come ombra di Marthe, sull'aria lontana della musica coraggiosa del cognato Claude Terrasse.... Sfidare la compressione del Tempo....


Come è viva quella bambina con la foglia sulla testa, come scrive Roland Barthes nel saggio "la camera chiara", <... Come sono vive quelle due bambine (sono vestite come mia madre bambina, giocano col cerchio) che stanno guardando un rudimentale aeroplano che vola sul loro villaggio! Hanno tutta la vita davanti a sè, ma al tempo stesso sono morte (oggi) dunque sono già morte (ieri); ogni foto viene a interpellare ciascuno di noi e in essa c'è sempre questo segno imperioso della nostra morte futura. Sopporto a malapena la prioiezione privata di un film, troppo poco pubblico, troppo poco anonimato, ma ho bisogno di essere solo davanti alle foto che guardo>


Questa è la vertigine del mio presente...

giovedì, maggio 15, 2008

gli oggetti e la natura ci sopravviveranno


il tempo da molto tempo non passa più, mia cara. Lui sta fermo, siamo noi che ce ne andiamo.... (Melania, mamma di Irene)

lunedì, maggio 12, 2008

la vocazione di essere se stessi

I cespugli di lillà sono migliori delle orchidee. E i denti di leone e la gramigna sono ancora meglio! Perché? Perché ti costringono a chinarti, ad allontanarti per un po' da tutti e da tutto, e ti fanno sudare, e ti fanno ricordare che possiedi ancora un naso. E così, avvicinandoti al tuo essere, per un poco sei veramente te stesso; cominci a pensare davvero a fondo, da solo. Il giardinaggio è la scusa più pratica per essere filosofi. Nessuno cerca di indovinare, nessuno accusa, nessuno sa, ma ecco lì Platone fra le peonie, Socrate costretto a coltivare la sua stessa cicuta. Un uomo che trasporta un sacco di letame sul suo prato è come Atlante che permette al mondo di girare liberamente sulla sua spalla. Come Sir Samuel Spaulding disse una volta: “Scava nella terra, cerca nell'anima..........”

L'estate incantata - Ray Bradbury

giovedì, maggio 01, 2008

orto botanico di Genova

Genova oltre al mare, al cimitero di Staglieno, alla lanterna, ha anche un bellissimo orto botanico,

purtroppo







chiuso al pubblico, (ma con personale molto comprensivo :-)); i lavori di adeguamento normativo sono in corso e dopo il collaudo probabilmente aprirà non solo alle visite guidate per le scuole come ora....



Nell'ottocento tutta l'Europa aveva l'attenzione puntata sul clima della Liguria, compatibile con le specie tropicali, e le collezioni botaniche di prestigio come quella di Sir Thomas Hanbury a Ventimiglia sorsero numerose. L'Orto Botanico dell'Universitàdi Genova è nato nel 1803, e dagli originari 2000 mq. ora copre un'area di 10.000 mq., con sei grandi serre su tre piani e una bella area esterna su terrazze. Le specie più antiche qui conservate sono quelle della collezione di felci arboree, altre serre ospitano le specie tropicali di alto fusto (125 specie di ficus), piante tropicali acquatiche, piante grasse fra le quali ben 30 specie di euphorbia (la mia specie preferita), piante erbacee tropicali e cycadeae.