domenica, dicembre 28, 2008

Axelle Red Romantique à mort - UN CADEAU DANS LE JARDIN

cachons-nous ici cette nuit
tant que la tempête soufflera
loin de tout à l’abri
on ne nous trouvera jamais
je te confierai un secret

et lorsque demain l’aube se pointera
avec sa rosée fraîche sur nous
je t’emmènerai dans des endroits
dont tu ne rêvais même pas

étrange
comme si
t’avais toujours vécu
dans mon jardin
tu peux être toi
ne crains rien
puisque je te connais déjà
cachons-nous ici dans mon jardin
cette nuit

on vivra d’amour et d’eau pure
on sera tellement proche, nature
on laissera le vent rager
les fleurs nous entourer

un peu
comme si on avait
toujours vécu
dans ce jardin
oui on peut être nous
ne crains rien
puisque on le garde secret
ici sera notre cachette

et quand le monde ne nous plaît pas
que personne ne nous comprend
on reviendra s’y ressourcer
on reviendra se ressourcer
dans mon jardin secret

tout tu peux me raconter
tu peux me faire confiance
puisque tu sais
je te connais déjà
cachons-nous ici
dans mon jardin cette nuit

mercoledì, novembre 19, 2008

novembre inoltrato



Le rose

Se, d’ambrosia spirando, le rose si disfanno,
E là, dove l’oblio recan l’onde assonnate,
.
le loro ombre sul Lete fioriscon profumate.
ai campi Elisi, lievi le loro anime vanno.
A. S. Puskin

sabato, agosto 16, 2008

mercoledì, agosto 13, 2008

I giardini delle erbe dimenticate... Ravenna


All’interno del Comune di Ravenna, varcato il portale del muro di cinta che immette all’interno del Giardino Rasponi, in una atmosfera ovattata si apre un piccolissimo spazio magico recuperato nel suo aspetto ottocentesco.












Circondato da palazzi storici che occhieggiano da sopra le mura, è formato da aiuole che ruotano intorno alla fontana centrale in ferro battuto. Il giardino è un’oasi di erbe officinali: basilico, cappero, origano… poi luppolo, issopo, carota, carciofo, cicoria….

Nel centro storico di Bagnacavallo (Ravenna) all’interno di Palazzo Graziani adibito ad ASL, si apre da un cancelletto laterale una delicata vista sull’ Orto Botanico.

Il giardino è suddiviso in umbraculum, per svago e meditazione, con pergolato, rampicanti, viti, panchine con incisi aforismi di Leo Longanesi, pomarium, destinato alla coltivazione degli alberi da frutto, hortus holeorum, per le piante aromatiche, hortus sanitatis, per le piante officinali. E’ curato da un gentil signore che risponde con passione ad ogni domanda.











sabato, giugno 28, 2008

vuoi sapere prima la bella o la brutta notizia?

La bella notizia è che il pannello solare per la fontanella, acquistato l'anno scorso e presto accantonato perchè ad ogni nuvoletta smetteva di funzionare e lo zampillo si zittiva, ora con l'aggiunta di una specie di accumulatore... funziona benissimo anche per diverso tempo quando non c'è più il sole... Il rumore dell'acqua e' soave e Giona e il Tritoncino sono un bel punto focale. La brutta notizia è che i gigli tigrinum quest'anno me li posso sognare! Sono stati distrutti da un insetto rosso, forse una dorifora, ghiotto di patate e gigli. Ovviamente potendo scegliere e non avendo sottomano patate... i signorini si sono installati sui gigli e li hanno fatti secchi, ovvero non sbocceranno mai, sono scatenati. Come le lumache non ho intenzione di ucciderli e quindi... pazienza. Su noi tutti, frequentatori indaffarati in quello che sembra un ameno fazzoletto verde nel cestone della biancheria sporca di una grande città, ognuno impegnato per inseguire la sopravvivenza materiale o spirituale... veglia il mostro, che non ho osato fotografare negli occhi per paura di incattivirlo e la cui immagine si puo' vedere nel riflesso della finestra. Il grande mostro trasmettitore non dorme mai, trattasi dell'antenna di Telelombardia

domenica, giugno 15, 2008

lilium tigrinum, il rosso cereo e il.... rosa ...

LILIUM TIGRINUM. Petali vistosamente ripiegati su di sè, di un rosso cereo, da belletto, chiazzato delicatamente ma con nitidezza da numerose macchie ovali neroazzurre. Se osserviamo il modo in cui queste macchie sono disposte, potremmo crederle prodotte da una forza vitale che, da attiva, si fa gradualmente più debole. Così, al bordo esterno dei petali esse mancano del tutto, mentre vicino al fondo del calice sono disseminate in gran profusione, fino ad inerpicarsi su alte e carnose escrescenze. Polline dal colore narcotizzante, quasi un velluto rosso cupo che sia stato macinato e ridotto a finissima cipria.
Chi guarda ha l'illusione di vedere un padiglione di giocolieri indiani dal cui interno esca una sommessa musica anticipatrice.

Ernst Junger - il cuore avventuroso
(ho iniziato a leggere il libro, 71 appunti che Ernst Junger definisce "figurazioni e capricci". Dopo queste prime righe folgoranti ho dovuto togliere gli occhiali, scendere dal letto, tra l'agitazione silenziosamente urlante e la capitolazione attonita per istinto di conservazione. Come posso riaprire le pagine e continuare con punture che bucano insostenibili soglie psicofisiche? Forse non ho fatto altro che tendere a questo, al prezzo di una perenne sensazione di scollamento. Ieri mentre compravo il libro alla bancarella, 3 donne della mia età commentavano e pregustavano eccitate la cernita tra il ben di dio che avevano davanti, alcune montagne rosa di Harmony)
lilium tigrinum 15/06/08


sabato, giugno 14, 2008

a che punto siamo?




philadelphus virginal, rose, euphorbia characias, euonimus, acanto, cotinus coggyria, (clic sulla foto per ingrandirla)
e poi.......... margherite e roselline

roselline fairy nasturzicaprifoglio triteleia


dianthus barbatus o garofano dei poeti

spiraea, e dopo....
cineraria marittimagelsomino


hemerocallisrosa inglese a shropsire lad con i suoi bei pidocchietti


calendula e papiroaloe barbadensis e euphorbia vulcanii
roselline fairy e lavanda due piante di fagiolini che hanno fornito un etto di raccolto
ipericuml'angolo delle cicciotte su una casetta per gatti
alyssum .... cosa c'è ancora....


ortensia e amarene....chiquita e amarene...

Nel forno finiscono di cuocere ben 3 torte da rovesciare (con le amarene sotto) senza uova-latte-zucchero-burro, (troppo grazioso andarne a staccare ancora qualcuna dal ramo perchè quelle nella ciotola non erano abbastanza)...

prima................ dopo...................

sabato, giugno 07, 2008

lasciami stare





Talor, mentre cammino solo al sole e guardo con i chiari occhi il mondo ove tutto m'appar fraterno, l'aria, la luce, il fil d'erba, l'insetto, un improvviso gelo al cuore mi coglie.
Un cieco mi par d'essere, seduto sula spalletta d'un immenso fiume.
Scorrono sotto l'acque vorticose. Ma non le vede lui, il poco sole ei si prende beato. E se gli giunge talora mormorio d'acque, lo crede ronzio d'orecchi illusi.
Chè a me par, vivendo questa mia povera vita, un'altra rasentarne come nel sonno, e che quel sonno sia la mia vita presente.
Come uno smarrimento ancor mi coglie, uno sgomento pueril.
Mi seguo, tutto solo sul ciglio della strada, guardo il misero mio disgustoso mondo e carezzo con man che trema l'erba.
Camillo Sbarbaro


























mercoledì, maggio 21, 2008

nata sotto il segno dei pesci

Sfumature sottili, assenze che parlano, lontananze che lasciano invisibili fili alla maniera delle eroine di Jane Austen, continue partenze e ritorni improvvisi passando attraverso i giardini segreti e le pagine dissacranti di Madame Bovary... colleziona fallimenti, dissonanze e vibrazioni di primordine, in nome dell'idealismo, del tremore, della fiamma nascosta. Le piace appartarsi nella stanza del vuoto per ritagliare o per la cerimonia del tè. Quando torna il mondo non si è accorto della sua assenza.

sabato, maggio 17, 2008

Il giardino di Pierre e Martha Bonnard











la prima parola che ho scritto...non è stato il mio nome ma.... Miniature Hyperion Bonnard su un libretto d'arte di mia madre.


Come mi piacerebbe entrare nella vita di Pierre Bonnard, fare merenda con i bambini davanti alla casa, camminare nuda nel suo straziante giardino,




come ombra di Marthe, sull'aria lontana della musica coraggiosa del cognato Claude Terrasse.... Sfidare la compressione del Tempo....


Come è viva quella bambina con la foglia sulla testa, come scrive Roland Barthes nel saggio "la camera chiara", <... Come sono vive quelle due bambine (sono vestite come mia madre bambina, giocano col cerchio) che stanno guardando un rudimentale aeroplano che vola sul loro villaggio! Hanno tutta la vita davanti a sè, ma al tempo stesso sono morte (oggi) dunque sono già morte (ieri); ogni foto viene a interpellare ciascuno di noi e in essa c'è sempre questo segno imperioso della nostra morte futura. Sopporto a malapena la prioiezione privata di un film, troppo poco pubblico, troppo poco anonimato, ma ho bisogno di essere solo davanti alle foto che guardo>


Questa è la vertigine del mio presente...

giovedì, maggio 15, 2008

gli oggetti e la natura ci sopravviveranno


il tempo da molto tempo non passa più, mia cara. Lui sta fermo, siamo noi che ce ne andiamo.... (Melania, mamma di Irene)