sabato, marzo 15, 2008

fiera della pelliccia MI FUR 2008 = la volgarità della violenza



LA PELLICCIA E' BELLA SOLO SUGLI ANIMALI
Tagliole, lacci strangolanti, reti poste all'ingresso delle tane e trappole per ermellini costituite da esca di grasso spalmato su un tubo metallico gelato: quando l'animale lo lecca vi resta attaccato con la lingua. Gli individui catturati rimangono vivi, intrappolati e sofferenti anche per molti giorni, puo' accadere che un animale arrivi ad amputasi un arto masticandolo, pur di fuggire.



castoro, donnola, ermellino, faina, puzzola, ghiottone, leopardo, lince, lontra, lupo, marmotta, martora, moffetta, opossum, procione, tasso, volpe, cane, gatto


gli allevamenti non considerano le esigenze naturali dell'animale puntando solo all'ottenimento di un manto di bell'aspetto. Stress, mancanza rispetto della territorialità, gabbie ridotte, pavimento in rete correnti d'aria e freddo per favorire l'infoltirsi del pelo.



I metodi di soppressione cambiano a seconda delle dimensioni dell'animale. Per gli animali grossi, come le volpi, viene usata l'elettricità infilando un elettrodo nell'ano e uno nella bocca, oppure un proiettile nella nuca, o il soffocamento da gas. Per gli animali di taglia più piccola come i visoni, un colpo di martello sul muso, un chiodo nella fronte oppure annegando l'animale tramortito, l'avvelenamento con stricnina, il soffocamento con cloroformio. Nel caso delle pecore karakul fanno abortire la femmina a bastonate due settimane prima del parto e scuoiano i feti. I cucccioli di foca, dal caratteristico mantello bianco, vengono presi a randellate e scuoiati ancora vivi.






Inserti per guanti, colli cappelli, giocattoli fodere di cappotti, bordi di cappucci, sono fatti con pelli di cane e gatto, ogni anno oltre 2 milioni di vittime. Allevamenti principalmente nel nord della Cina, con condizioni spaventose, un vero calvario. Spesso provengono da piccole aziende a gestione familiare, stipati e sottoposti a morte agghiacciante, davanti ai loro compagni. I cani sgozzati e dissanguati, bastonati, i gatti impiccati con cappi metallici. In Italia la legge 189/94 vieta l'importazione e il commercio delle pelli da cane e di gatto, tuttavia bisogna prestare attenzione al fatto che sull'etichetta dei capi si usano nomi di fantasia. Attenzione all'etichetta, quindi. Dopo La Rinascente e Upim anche Oviesse e Coin hanno sottoscritto una politica fur-free, che porti nel 2010 a non avere alcun prodotto di vero pelo in tutti i negozi.

il bordo di pelliccia appare soffice e pulito sotto la luce della vetrina, ogni traccia del sangue e della sofferenza degli animali, ai quali la pelliccia apparteneva è stata cancellata. non facciamoci complici di questa atrocità, liberiamo e salviamo gli animali da una moda che li considera merce e non esseri senzienti che provano paura e dolore come noi.























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