Completamente immerso in un parco di 18mila metri quadri il museo di arte etnica del Quai Branly è circondato da piante di 30 specie vegetali e da circa 200 alberi. Ad ospitare le opere è un ambiente suggestivo, composto da quattro particolarissimi corpi di aree espositive che il Nouvel Oservateur ha definito anche "inquietante", poiché l'atmosfera poetica si incontra con i simboli della foresta e dell'oblio. Il complesso, costruito sulle sponde della Senna, nei pressi del Louvre e del Museo d'Orsay, è a pochi passi dalla Tour Eiffel . A caratterizzare esternamente il museo è soprattutto il "muro vegetale": oltre 15mila piante di 150 specie diverse che, provenienti da tutto il mondo, ricoprono una facciata di 800 metri quadri.Grazie a questa soluzione, ideata dal paesaggista Patrick Blanc, l'edificio ha ottenuto la certificazione per l'alta qualità ambientale HQE (Haute Qualité Environmentale). Per la sistemazione delle piante sono stati posizionati sulla parete due strati di feltro in poliammide, agganciati su lastre di PVC espanso e fissati ad un'ossatura metallica in modo da formare un cuscino d'aria che fa da isolante. Dallo strato di feltro si sviluppano le radici delle piante. Si deve invece a Gilles Clément la progettazione del grande giardino che "abbraccia" il museo con una grande varietà di piante.
martedì, aprile 10, 2007
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